SUNTO
LE METODOLOGIE EDUCATIVE
Per l’acquisizione della Professionalità
Docente è indispensabile che l’insegnante
acquisisca le competenze riguardanti:
- le regole e le caratteristiche delle Metodologie
Educative per insegnare,
- le tecniche e le strategie per realizzare un
insegnamento efficace e significativo.
Il percorso formativo per l’acquisizione
delle Metodologie Educative è caratterizzato
dalla conoscenza e dall’utilizzo dei
seguenti metodi, tecniche e strategie di
intervento:
§
Osservazione-Ascolto
del comportamento degli alunni (capitolo 1)
§
Ricerca-Azione
nella strutturazione del percorso formativo
(capitolo 2)
§
Documentazione
Scolastica
delle esperienze svolte (capitolo 3)
§
Documentazione
Informatica
dei
modelli-concetti-esperienze formative
(capitolo 4)
§
Formazione
E-learning
degli apprendimenti e dei percorsi formativi
(capitolo 5)
§
Apprendimenti
mediante processi di Problem Solving
(capitolo 6).
L’Osservazioni-Ascolto
è lo strumento educativo che consente al
docente di conoscere la realtà educativa,
usando un metodo scientifico di analisi
dell’insegnamento-apprendimento sviluppato.
Per imparare ad osservare-ascoltare gli
alunni, l’insegnante deve acquisire una
mentalità volta a percepire la realtà
e ad interpretarla psicologicamente.
L'aspetto più complesso nella compilazione
dell'Osservazione-Ascolto è la capacità di
partecipare all'interno dell'ambiente
educativo, in rapporto
empatico, e contemporaneamente
descriverla in maniera distaccata e
dettagliata. Inoltre, permette di imparare a
distinguere i fatti dalle opinioni,
riuscendo a cogliere:
- il
comportamento e la comunicazione dell’alunno
che i loro significati e le funzioni;
- i metodi
educativi che le capacità di
interpretazione-valutazione dell'insegnante.
La costante
realizzazione di Osservazioni-Ascolto
sistematiche permette di utilizzare un
metodo scientificamente validato. Nel libro
si espongono le modalità per una corretta
trascrizione dell’Osservazione-Ascolto e uno
schema di riferimento per la sua
compilazione.
La
Ricerca-Azione, o come è più preciso
definirla la “Ricerca Sperimentale”:
a)
si basa sulla
realtà scolastica
in cui l’insegnante opera, non basandosi su
rigidi modelli teorici astratti;
b)
interpreta
i contesti in cui l’attività formativa viene
svolta mediante:
-
l’analisi dei
modelli culturali dei docenti e degli
operatori scolastici;
-
il
coordinamento gestionale/educativo del
sistema scolastico;
-
l’intervento
innovativo e di cambiamento dei contesti
stessi, nell’ottica del miglioramento della
qualità del sistema e del servizio svolto.
Il docente
che utilizza il metodo di Ricerca
Sperimentale diventa consapevole dei
processi didattici e sviluppa un’autoriflessione
sui processi educativi per il miglioramento
della qualità del servizio formativo e per
l’attuazione efficace e significativa dei
processi di insegnamento.
La Ricerca
Sperimentale facilita i processi di
apprendimento dello studente mediante:
1) la
messa in discussione della validità
dell’azione educativa e didattica;
2) la
co-partecipazione al processo didattico;
3)
l’analisi del contesto e proposta di
intervento innovativo o di cambiamento;
4) il
coinvolgimento degli insegnanti e degli
studenti come elementi stessi del
cambiamento.
La
realizzazione del metodo di Ricerca
Sperimentale permette di porre l’alunno
nelle condizioni di orientarsi
didatticamente, in maniera da divenire
competente sia dei concetti appresi, che dei
processi educativi sviluppati, e quindi dei
metodi che hanno veicolato tale
apprendimento.
Nel libro
vengono esposte le fasi fondamentali e le
tecniche per realizzare la metodologia della
Ricerca Sperimentale.
Nella
Scuola del XXI secolo è fondamentale
l’acquisizione della mentalità
e delle metodologie di
Documentazione come competenza
professionale specifica da parte dei docenti
per il miglioramento, l’innalzamento
degli standard di qualità del sistema
globale e del servizio educativo e
scolastico principalmente attraverso
processi di ricerca pedagogica, didattica e
organizzativa.
Il “saper
documentare” è una competenza essenziale
del docente per analizzare e per riflettere:
- sulla
progettazione psicopedagogica e sugli
interventi didattici realizzati;
- sulle
metodologie, sulle tecniche e sugli
strumenti utilizzati;
- sui
processi formativi avviati e sui risultati
educativi raggiunti.
Per “saper
documentare” occorre innanzitutto
“saper documentare con scientificità la
quotidianità”; solo successivamente si
può diventare competenti nel saper
documentare i progetti, i metodi ed i
processi, sia quelli didattici che quelli
educativi.
Il primo passo è la documentazione
della didattica quotidiana per
descrivere il percorso personalizzato della
classe e di ciascun alunno. Senza
documentazione non si può cogliere la
qualità dell’insegnamento, dell’azione
didattica, ciò che funziona e non
funziona e non si può pensare a come poter
migliorare ciò che non funziona e come
mantenere e rinforzare ciò che funziona.
Nel libro
vengono esposte le caratteristiche per
realizzare la documentazione in maniera
scientifica ed interattiva, le modalità per
realizzare una corretta documentazione e per
interpretarla-valutarla. Infine, viene
presentata l’attività didattica della
scuola intesa come
Laboratorio
Educativo-Professionale.
La
Documentazione Informatica dei modelli, dei
concetti e delle esperienze formative
è diventata uno strumento indispensabile nel
XXI secolo.
In questo
libro vengono presentati i punti di forza ed
i punti di criticità delle principali
modalità di documentazione e di
comunicazione nell’utilizzo del computer: il
testo scritto, le immagini e foto,
l’animazione visiva, l’audio, il video, siti
internet.
Altra
Metodologia Educativa indispensabile per la
professionalità del docente è la
Formazione E-learning. L’E-learning è
caratterizzato da una serie di processi
formativi che utilizzano strumenti
informatici per sostituire, integrare ed
allargare la formazione tradizionale
attraverso “l’uso di nuove tecnologie
multimediali e di internet per migliorare la
qualità dell’apprendimento facilitando
l’accesso a risorse e servizi”.
La
Formazione, sia essa in Rete o tradizionale,
può essere definita mediante l’acquisizione
di competenze sviluppate attraverso tre
stadi progressivi:
-
l’apprendimento delle conoscenze;
- la
costruzione di concetti, di modelli e di
teorie;
- l’utilizzo
di metodologie della conoscenza, che
permettono di sapere come conoscere (know
how) e che rendono l’individuo formatore
di se stesso in modo significativo e
continuativo.
Le
caratteristiche di una Formazione E-learning
sono principalmente:
1.
formazione tramite computer
2. spazio
(dove) e tempo (quando) di apprendimento
deciso da chi si forma
3. ritmi
di lavoro autodeterminati da chi apprende
4. scelta
degli obiettivi da raggiungere decisi da chi
apprende
5.
autoverifica in itinere e finale.
Quindi, oltre
ad abbattere le barriere spazio-temporali,
l’E-learning è caratterizzato dalla
personalizzazione dei percorsi
formativi in base alle esigenze del
singolo alunno-internauta.
Affinché la
Formazione E-learning avvenga in maniera
significativa, è utile
prevedere:
- il ricorso
a strategie comunicative ed organizzative
efficaci;
- l’utilizzo
di tecniche di apprendimento cooperativo;
- l’adozione
di metodi Net-learning;
-
l’impostazione dell’azione formativa come
spazio agito delle attività di
autoapprendimento;
- l’apporto
fondamentale delle tecnologia educative.
Nella
Formazione E-learning, per un significativo
sviluppo degli apprendimenti, è fondamentale
l’Interazione socio-informatica in Rete,
vista come dialogo o come contrapposizione
di idee e conoscenze, determinante nel
processo educativo di ogni singolo
alunno-internauta.
Per gli
alunni-internauti è fondamentale lavorare in
un contesto sociale di apprendimento che
enfatizzi sia l’interesse e la
motivazione individuale
sia l’importanza della
coproduzione e compartecipazione. Da ciò
scaturisce il concetto di Comunità di
Apprendimento (CoA), la cui
caratteristica fondamentale è il fatto che
la responsabilità dell’apprendimento è
condivisa tra i membri della comunità.
Altra
concetto importante della Formazione
E-learning è quello di Comunità di
Pratica (CoP). Un gruppo di persone
diviene Comunità di Pratica quando tra
queste si stabilisce un mutuo impegno per la
realizzazione di un'impresa comune. La
Comunità di Pratica si forma
sull'esigenza di un interesse comune e sulla
costruzione di un'identità collettiva
attraverso la condivisione di obiettivi e di
pratiche.
Il
processo di Problem Solving è il
metodo educativo:
-
per
sviluppare un ragionamento produttivo e per
gestire interventi che permettano di
superare con successo le problematiche che
la vita quotidiana;
- utile per
sviluppare processi, per raggiungere
obiettivi, per cogliere opportunità e per
realizzare miglioramenti rispetto a
situazioni problematiche, difficili,
conflittuali e/o di cambiamento;
-
caratterizzato dal principio:
l’adeguata strutturazione delle modalità di
organizzazione e dei processi cognitivi di
ragionamento permette la gestione e la
risoluzione dei problemi, superando le
difficoltà e le incertezze insite nel
prendere decisioni;
- basato
sulla strutturazione dei processi cognitivi
che permettono di riuscire a:
a) trovare
soluzioni intelligenti e creative,
b) prendere decisioni di intervento.
Il Problem
Solving è dunque caratterizzato da un
percorso cognitivo e decisionale le cui fasi
possono essere schematizzate nel seguente
modo:
fase 1.
Problem Finding:
porsi il
problema ed analizzare la situazione per
identificare i problemi e le cause
possibili;
fase 2.
Solution Planning:
assegnare le
priorità dei problemi, scegliere e
pianificare le soluzioni;
fase 3.
Decision Making:
realizzare i processi decisionali e le
strategie di intervento;
fase 4.
Results and Processes Assessment:
verificare i risultati raggiunti ed i
processi sviluppati per predisporre
eventuali azioni correttive e di
miglioramento.
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